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lunedì 21 luglio 2014

Manichini ma non solo: l’arredo design delle boutique

La traduzione delle richieste della clientela, per chi opera nel settore dell’arredo negozi, implica necessariamente profonde competenze in materia, in special modo se ci riferiamo al fashion retail. Le esigenze espositive richiedono un lavoro ed uno studio a monte di qualsiasi progetto che dovrà poi culminare in una soluzione finita di spazio commerciale; ad aggiungere notevoli difficoltà, ci si mette anche la natura di un simile interior design, che non nasce per essere definitivo ma deve prevedere nelle sue caratteristiche anche totale intercambiabilità tra i moduli di cui è composto, che devono poter essere rivoluzionati e se necessario ampliati a seconda delle stagioni e delle collezioni.
La creatività quindi deve essere al servizio non solo dei gusti personali e dello stile del cliente, ma anche della funzionalità dello store da progettare, il quale deve risultare flessibile: è questo il punto chiave per la nascita di uno store di successo.

 Tutti gli spazi possono essere ispirati, a seconda dell’allure del marchio, ad un design più classico o avveniristico, tradizionale o contemporaneo; ciò che non deve venire meno è l’usabilità degli spazi, i quali devono sempre risultare accoglienti e confortevoli, in grado di offrire la massima fruibilità ad una clientela che vivendo una shopping experience gradevole viene invogliata all'acquisto.

 Un discorso a parte, separato da quello relativo ad arredamento e complementi di arredo – strutture che sono bene o male riconducibili, con ovvi punti di differenza, ad una tradizionale lavorazione di mobili – lo meritano senza dubbio i manichini.
Sono infatti strutture peculiari, proprie ed esclusive dei negozi di abbigliamento e di accessori moda, e rivestono un ruolo fondamentale ai fini della valorizzazione del campionario esposto.
L’esposizione degli abiti, dei capi di lingerie o di beachwear, o degli accessori quali cinture o borse sui manichini, infatti, pone il cliente di fronte ad un vero specchio in 3D: vederli indossati da una figura a grandezza reale in pose accattivanti aiuta a proiettare su sé stessi l’effetto visivo, e ad orientarsi verso la migliore delle scelte.

 Anche nel caso dei manichini le opzioni disponibili sono molto variegate, perché si può spaziare, oltre alle ovvie differenze circa il sesso cui sono rivolti, anche tra i colori, tra la neutralità o meno del volto – che può esser scolpito per guadagnare in espressività – ma anche tra le diverse fattezze. Esistono infatti anche manichini senza testa, pensati per puntare fortissimo sull'attrattività del capo indossato, ma anche i cosiddetti busti o torsi, senza arti, ideali per la valorizzazione di capi di lingerie o di costumi da bagno.
La loro funzione è semplice da enunciare quanto laboriosa da conseguire: il cliente, all'ingresso in uno store, deve essere messo esattamente di fronte a ciò che stava cercando: ciò si può ottenere solo con l’uso dei migliori materiali a disposizione.

 Lo shop fitting in definitiva si rivela essere un vero settore a parte dell'interior design: in questo campo più ampio, il Made in Italy sia in fase di progettazione che di realizzazione riscuote come sappiamo consensi internazionali, ma è riconosciuta la presenza sul nostro territorio anche di tantissime boutique che si rivelano essere gioielli di design, che sanno sfruttare sempre i materiali più adeguati in spazi mutevoli che pur non trascurando l’estetica riescono nell'intento di piegarla alla funzionalità.

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