Come mettere d'accordo i condomini quando si parla di riqualificazione degli stabili? Dal 2012 Knaul Insulation promuove una soluzione che rappresenta un mix di qualità, efficienza e comfort abitativo, potenzialmente in grado di accontentare sia i singoli inquilini che tutto il condominio. Ne parla a Condominio Sostenibile e Certificato Marta Banfi, market manager Blowing Wool dell'azienda:
«Il Blowing Wool, o insufflaggio, è una tecnica per l'isolamento termico e acustico in edilizia civile, e consiste nel riempire le cavità vuote delle pareti perimetrali con materiale isolante. A differenza del cappotto interno, non sottrae spazio calpestatole nell'abitazione, e rispetto alla realizzazione di un cappotto esterno è un intervento molto meno invasivo, che non coinvolge per fona l'intero condominio», spiega la manager.
«Si utilizza un macchinario che per rumorosità c consumo energetico è paragonabile a un aspirapolvere; l'intervento si risolve in una sola giornata, ed è effettuabile anche in un singolo appartamento. Questa tecnologia può essere applicata anche nella soletta del sottotetto, quando non ci sono altre soluzioni disponibili».
Knauf Insulation dispone di squadre di tecnici qualificati su tutto il territorio nazionale, che effettuano anche sopralluoghi gratuiti. «L'atteggiamento dei condomini è in gran parte positivo, anche perché quando si spiegano i vantaggi di questa soluzione nei dettagli, sono tutti interessati. Non mancano però anche i riscontri negativi.
In particolare, di ordine economico. O, più egoisticamente, di tipo personale: alcuni condomini, a fronte di una spesa effettuata singolarmente, si trovano a esaminare tutti i possibili vantaggi di cui impropriamente potrebbero godere anche i vicini».
Tra le principali problematicità incontrate nell'ultimo anno nel promuovere insuflaggio tra i condomini italiani, ce anche la difficoltà da parte di amministratori e consiglieri nell'organizzare incontri tecnici più specifici, per approfondire le modalità di realizzazione e i benefici dell'intervento.
«I tempi di entrata nel mercato sono piuttosto lunghi, soprattutto perché si deve sottostare ai tempi tecnici delle assemblee condominiali», sostiene Banfi. «Gli amministratori dovrebbero proporsi come consiglieri, ascoltare le esigenze dei loro condomini e aiutarli a trovare delle soluzioni, lasciando però nelle mani degli esperti le questioni di ordine più specifico».
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