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martedì 31 maggio 2016

Carl Hansen & Søn presenta un'esclusiva edizione della CH22 firmata Hans J. Wegner

 
Carl Hansen & Søn presenta una special edition della lounge chair con incisa la firma di da Hans J. Wegner. La CH22 è stata reintrodotta quest'anno dall'azienda danese e presentata in occasione del salone del mobile insieme all'inedita CH26.

 
Carl Hansen & Søn ha ricreato uno dei primi progetti di Hans J. Wegner, la lounge chair CH22, primo modello della collezione di debutto del designer creata in esclusiva per Carl Hansen & Son nel 1950. La CH 22 viene ora proposta in un'edizione limitata dall'azienda danese: collezionisti e appassionati di design avranno la possibilità di ricevere, solo ordinando nella giornata del 3 giugno la lounge chair con incisa la firma del designer.

La CH22 è stata presentata dall'azienda danese in occasione dello scorso salone del mobile, insieme all'inedita CH26: Wegner aveva all'epoca pensato di trasformare la lounge chair in sedia da pranzo, ma il progetto non fu mai messo in produzione e nemmeno realizzato come modello. Carl Hansen & Søn propone ora entrambi i modelli, fortemente somiglianti per forma ed eleganza, che si aggiungono così alla ricca proposta di arredi firmati Wegner dell'azienda.
 
 
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H2OMIX 4000 di Gattoni Rubinetteria all¹insegna di ecologia e design

Debutta la nuova serie H2OMIX 4000 di Gattoni Rubinetteria, caratterizzata da linee sobrie e slanciate e da un cuore green. L'azienda rilancia in grande stile una delle sue collezioni storiche, rinnovandola sia esteticamente sia tecnologicamente e la propone con un ottimo rapporto qualità/prezzo.

La serie si caratterizza per la "Eco Green Attitude" che, grazie alla speciale cartuccia disassata, favorisce una fruizione più oculata delle risorse. Infatti, consente un risparmio energetico, in quanto la leva si apre al centro erogando solo acqua fredda ed è necessario compiere un movimento verso sinistra per ottenere l'acqua calda; inoltre c'è un risparmio idrico, in quanto, sollevando la leva sino al primo step, si ottiene un volume di erogazione ottimale, mentre per usufruire della massima portata d'acqua, è necessario forzare leggermente la leva sino alla completa escursione della stessa.

 

Nella sua sobria e raffinata veste H2OMIX 4000 evoca il futurismo, con volumi slanciati, linee rigorose e forme pulite ed eleganti, lontane da pomposi eccessi e quindi, compatibili con ogni tipologia di arredo.

 

www.gattonirubinetteria.com




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Con Airlite, la pittura che si mangia l’inquinamento, ogni 100 metri quadri, via i gas di 12 automobili

Un albero a medio fusto  rimuove circa 0,8 kg di inquinanti ogni anno. 

 


Esiste una pittura che si comporta come gli alberi. 

Attiva un meccanismo simile alla  fotosintesi delle piante, che attraverso l'azione della luce promuove una reazione chimica capace di "mangiarsi" l'inquinamento.

 

La pittura si chiama Airliteo meglio, la tecnologia racchiusa in una pittura. 

 

Un metro quadrato ricoperto con Airlite elimina 0,069 g di ossidi di azoto ogni 12 ore.

1000 metri di Airlite eliminano in 12 ore l'inquinamento prodotto da 71,88 autovetture a benzina o 23 autovetture a gasolio con motore Euro 4, oppure 95,83 autovetture a benzina o 31,94 a gasolio con motore Euro 5 (vedi tabelle a fondo pagina).

 

Impossibile? No, reale.

Si tratta di una scoperta rivoluzionaria, costata sette anni di lavoro e di brevetti al suo artefice, Massimo Bernardoni e al suo mentore Antonio Cianci, che lo ha affiancato per portare il sogno Airlite a diventare business tangibile.

 

Non a caso, Airlite ha vinto il talent per start up innovative andato in onda su Italia 1 la scorsa primavera, oltre ad aver ottenuto il premio @Unicredit Start Lab 2015 dedicato alle aziende Cleantech.

 

Questa nuova risorsa contro l'inquinamento funziona con una modalità molto semplice, attinta da un meccanismo già esistente in natura. 

Airlite non è liquida, come tutte le altre pitture. E' una polvere, quindi inorganica. 

Polvere che si trasforma in semi-conduttore grazie alla reazione attivata dalla luce, che produce una reazione chimica in cui un elettrone viene ceduto e incontra le molecole del vapore acqueo, combinandosi con esse e formando un legame OH-

Si crea così un elemento che incontra altri elementi fissati con il calcio disponibile, formando sali a base di calcio (cloruro, fosfato, nitrato, ecc.) capaci di eliminare gli inquinanti presenti. 

Altrettanto dicase per i batteri, che ricevono una sorta di "scossa" letale da questo processo chimico.

 

Il principio alla base di Arilite nasce negli anni Cinquanta in Giappone, allo scopo di depurare l'acqua. Ma, nel corso del tempo, non ha mai trovato un'applicazione simile a quella proposta da AM Technology, denominazione della società che ora controlla il brand con un board di azionisti di cui Antonio Cianci e Massimo Bernardoni detengono la maggioranza. 

 

Il principio che attiva Airlite, inserito in pitture organiche, non funziona infatti

Le componenti organiche vengono distrutte dalla reazione chimica del prodotto, con il risultato di portare le superfici imbiancate a un progressivo deterioramento. Airlite invece resta intatta, non si sporca, non produce odori e soprattutto elimina gli inquinanti. 

Al 98,5% la pittura resta stabile. 

 

Il potere anti inquinante di Airlite risulta uno dei pocho elementi efficaci in tempi di inquinamento massiccio e pervicace. 

 

Nelle tabelle sottostanti dimostreremo, sulla base di un periodo di percorrenza medio con l'auto in una città e sulle sostanze inquinanti emesse, che Airlite può rappresentare una soluzione dagli effetti immediatamente tangibili. E quantificheremo la massa di ossidi di azoto che Airlite può eliminare per metro quadro.

 

 

Dati sugli inquinanti ed effetto di Airlite.

 

Le norme Europee sul controllo dell'emissione dei gas di scarico indicano la quantità massima di inquinanti che il motore di veicolo può emettere durante il suo funzionamento.

 

I motori a combustione dovrebbero in teoria bruciare combustibili (carbonio e idrogeno) e comburenti (miscela di azoto e ossigeno) e a fine reazione restituire vapore acqueo e anidride carbonica. In teoria.

 

In pratica la non perfetta combustione genera altre sostanze, tra le quali le più pericolose sono gli NOx, Ossidi di Azoto, sostanze molto irritanti, pericolose per l'uomo e in parte responsabili dello smog fotochimico e delle piogge acide.

Tali norme conosciute sempre più con il nome di Euro 0, Euro 1, Euro 2, Euro 3, Euro 4, Euro 5 e così via, regolano la quantità relativa, grammi per chilometro, di emissioni e sono variabili a seconda dei tipi di veicoli.

 

A partire dalla Normativa Euro 3 sono stati indicati in modo esplicito i limiti di emissione relativi agli ossidi di azoto (prima conteggiati insieme a tutti i gas incombusti.

 

 

Limiti di emissione

Euro 3

(01/2000)

Euro 4

(01/2005)

Euro 5

(09/2009)

Euro 6

(09/ 2014)

Motori a Benzina

0,15 g/km

0,08 g/km

0,06 g/km

0,06 g/km

Motori a Gasolio

0,50 g/km

0,25 g/km

0,18 g/km

0,08 g/km

 

Secondo gli studi svolti dalle autorità municipali la percorrenza media di una vettura in una grande città è di circa 10/12 km al giorno.

 

Per questo motivo, ogni giorno abbiamo per ogni macchina le seguenti emissioni, calcolate su un percorso di 12 km.

 

Emissioni giornaliere 
(12 km)

Euro 3

(01/2000)

Euro 4

(01/2005)

Euro 5

(09/2009)

Euro 6

(09/ 2014)

Motori a Benzina

1,80 g

0,96 g

0,72 g

0,72 g

Motori a Gasolio

6,00 g

3,00 g

2,16 g

0,96 g

 

Nota: è vero che questi sono i valori massimi previsti dalla norma, ma è anche vero che tali norme si riferiscono a un percorso di prova, con veicolo nuovo, già scaldato, e guidati da professionisti. I valori reali in alcuni casi si discostano molto da quelli misurati, vanificando l'obiettivo iniziale.

 

 

GLI EFFETTI DEGLI ALBERI SULLA RIDUZIONE DI INQUINANTI

Gli alberi rimuovono efficacemente gli inquinanti dall'aria. Ovviamente questo dipende dalla dimensione: un albero con tronco di diametro di circa 80 cm rimuove 1,4 kg per anno, mentre un alberello di 8 cm di diametro, rimuove 70 volte di meno (20 grammi per anno). - Dati provenienti dalla USDA Forest Service (vedi allegato Novak).

Nel nostro calcolo, ipotizziamo un valore medio, per cui un albero, può rimuovere 0,8 kg di inquinanti per anno. Il calcolo è fatto per tutti gli inquinanti, per cui il valore di ossidi di azoto sarà inferiore, ma teniamo comunque questo valore nel calcolo comparativo.

 

GLI EFFETTI DI AIRLITE

Un metro quadrato ricoperto con Airlite elimina 0,069 g di ossidi di azoto ogni 12 ore.

 

 

Superficie

10 mq

100 mq

1000 mq

7200 mq

(un campo di calcio)

Effetto di Airlite

0,69 g/12 h

6,90 g/12 h

69,00 g/12 h

496,80 g/12 h

 

 

Di seguito mettiamo i calcoli relativamente alle diverse motorizzazioni.

Nota: 7200 m2 è la superficie di un campo di calcio.

 

In questa tabella è indicato il numero di macchine il cui inquinamento viene assorbito da una superficie di Airlite.

 

 

Euro 3

Euro 4

Euro 5

Euro 6

Area

Benzina

Gasolio

Benzina

Gasolio

Benzina

Gasolio

Benzina

Gasolio

10 m2

0,38

0,12

0,72

0,23

0,96

0,32

0,96

0,72

100 m2

3,83

1,15

7,19

2,30

9,58

3,19

9,58

7,19

1000 m2

38,33

11,50

71,88

23,00

95,83

31,94

95,83

71,88

7200 m2

276,00

82,80

517,50

165,60

690,00

230,00

690,00

517,50

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per cui, 1000 metri di Airlite eliminano in 12 ore l'inquinamento prodotto da 71,88 autovetture a benzina o 23autovetture a gasolio con motore Euro 4, oppure 95,83autovetture a benzina o 31,94 a gasolio con motore Euro 5.

 

Una superficie di 22.000 mq ha i seguenti effetti.

 

 

Euro 3

 

Euro 4

 

Euro 5

 

Euro 6

 

Superficie

Benzina

Gasolio

Benzina

Gasolio

Benzina 

Gasolio

Benzina

Gasolio

22000

843,33

253,00

1581,25

506,00

2108,33

702,78

2108,33

1581,25

 

 

COMPARAZIONE CON GLI ALBERI

 

Un albero elimina 800 grammi di inquinanti per anno, che corrispondono (800 / 365 = 2,19) a 2,19 g / giorno.

La superficie proiettata a terra da un albero è di circa 36mq (un quadrato di 6 metri di lato)

Una superficie di 36 mq ricoperta con Airlite elimina (0,069 x 36 = 2,48) 2,48 g / 12 ore.

 

Per questo motivo si può affermare che c'è una equivalente tra la superficie proiettata a terra di un albero a la stessa superficie ricoperta con Airlite.

 

Nel caso in oggetto, 22.000 mq corrispondono a (22.000 / 36 = 611,1) a circa 611 alberi. 




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