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Il giardino botanico di Funchal |
Sin dai tempi degli Antichi Romani, l'uomo si è dedicato all'Ars topiaria, ossia l'arte di potare alberi ed arbusti dandogli forme geometriche oppure di cose ed animali.
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La lupa capitolina - topiario al Campidoglio |
E così dall’Antica Roma ad oggi, la pratica di creare opere
d’arte utilizzando piante e alberi e di trasformare il paesaggio di
giardini reali, parchi e ville private si è diffusa in tutto il mondo.
Per avere risultati d’impatto lo
studio che precede la vera e propria creazione deve essere svolto con attenzione:
le forme, la collocazione e la scelta delle piante non può essere casuale, dato
che alcune si prestano meglio di altre, come le specie sempreverdi e a crescita contenuta.
Per la realizzazione di opere di
grandi dimensioni l’utilizzo di attrezzature specifiche come supporti metallici
o, in casi “estremi”, di piattaforme aeree, porta alla nascita di opere d’arte
di rara bellezza. Un esempio di artigianalità,
conoscenza approfondita delle piante e grande spirito artistico. Ecco alcune
delle più belle.
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Il Salto di Antonio Rafanelli |
Il Salto di Antonio Rafanelli
Classe 1965, Antonio Rafanelli è un
architetto di Viareggio con una grande carriera alle sue spalle.
Tante le opere
ideate e realizzate, dalle diverse
ispirazioni e utilizzando soggetti e materiali differenti.
Come “Il Salto”,
che rappresenta due bambini giocare e, come suggerisce il titolo, saltare da
una struttura e atterrare giù, su un morbido materasso.
Il giardino botanico di Funchal
Si trova a Madeira, in Portogallo,
questo meraviglioso giardino nominato riserva
naturale nel 1982: orchidee, azalee, magnolie, palmeti e cactus convivono
armoniosamente e, grazie all’intervento di giardinieri specializzati,
compongono una delle attrazioni più importanti della zona.
Situato su una collina da cui si
possono vedere le montagne, a Nord, e l’Oceano, a Sud, la collezione delle oltre 2.000 specie di piante è un luogo
da non perdere se andate in Portogallo.
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Topiary Park |
Una domenica pomeriggio nel Topiary Park
Per James T.Mason tutto iniziò con una richiesta da parte della moglie,
che desiderava tanto un’opera topiaria nel suo giardino. Detto, fatto.
Dall’immaginare al creare il passo,
per l’architetto, fu breve.
Non solo, perché si appassionò talmente tanto
all’arte topiaria da voler reintepretare
il dipinto di Seurat “Un dimanche
après-midi à l'Île de la Grande-Jatte”.
La moglie Elaine ne parlò con il
direttore del Columbus Recreation and Park Department, che fu entusiasta del
progetto così, nel 1988, James iniziò a lavorarci.
In soli quattro anni il
tutto venne completato, e oggi è possibile camminare nel parco avendo la
sensazione di essere nel dipinto di Seurat.
Articolo realizzato in collaborazione con Ciemme Noleggio, azienda che dal 1984 offre un servizio di noleggio piattaforme aeree,
autogru e macchine movimento terra.
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