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domenica 29 luglio 2018

Arredamento. Rinnovare gli ambienti di casa con le finiture WILSON&MORRIS

RINNOVARE GLI AMBIENTI DI CASA CON LE FINITURE WILSON&MORRIS


Nella proposta finiture di WILSON&MORRIS è presente una soluzione ideale per personalizzare tutti gli ambienti di casa dalle pareti ai pavimenti fino agli arredi: il rivestimento cementizio Petra.

 

Petra è un materiale durevole e resistente che permette di dare continuità alle superfici per un effetto lineare. E' utilizzabile in spazi interni e grazie al minimo spessore di 3,5mm e all'elevata aderenza può essere applicato sulla maggior parte dei supporti sia nuovi che già esistenti.

 

La versatilità di questo materiale consente la sua applicazioneanche su superfici verticali. E' adatto infatti rivestire le pareti e ricoprire mobili, uniformando così lo stile dell'ambienteLa possibilità di impiegare il rivestimento cementizio direttamente su supporti già esistenti, lo rende un alleato vincente in fase di ristrutturazione di uno spazio e/o quando si vuole dare nuova vita ai propri arredi. Petra può essere applicato su superfici ceramiche e supporti duri di difficile adesione senza richiedere la preventiva demolizione e smaltimento, ottimizzando tempo e risorse per un risultato perfetto sia estetico che funzionale.

Petra è disponibile in 29 tonalità ed effetti decorativi per rendere unico ogni ambiente.

 

Accanto a Petra, WILSON&MORRIS propone una pittura a guscio d'uovo lavabile e resistente che può essere applicata sudiversi materiali come legno e metallo: Emulsion Eggshell della linea Le PittureQuesta finitura associata al rivestimento Petra consente di personalizzare gli ambienti e renderli unici utilizzando la varietà dei colori di WILSON&MORRIS.

 

 

Informazioni relative alla foto ambientata living:

Nella proposta living di WILSON&MORRIS il pavimento è realizzato con Petra codice colore 121 Tibet, il mobile è rifinito con la finitura Emulsion Eggshell codice 1023 Crete Barrel, le gambe del tavolo con Emulsion Eggshell codice 1022 Wood Box mentre il rivestimento delle pareti con la linea Le Pitture finitura Emulsion Matt codice 1082 Early Day.



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TECE conquista Camping Village La Gardiola e realizza tutti i nuovi blocchi bagno in una sola settimana




TECE conquista Camping Village La Gardiola e realizza tutti i nuovi blocchi bagno in una settimana

TECE conquista Camping Village La Gardiola e realizza tutti i nuovi blocchi bagno in una sola settimana

 

Versatilità di prodotto, rapidità di montaggio e semplicità di manutenzione sono le carte vincenti che hanno permesso a TECE di conquistare la fiducia del Camping Village La Gardiola. Grazie a TECEprofil, infatti, in una sola settimana tutti i nuovi blocchi bagno erano montati ed utilizzabili dai villeggianti.

 

In seguito all'ampliamento di una zona del campeggio, il Camping Village La Gardiola, situato sul Lago di Garda, a San Felice del Benaco (Salò), aveva la necessità di realizzare una nuova area bagni, docce e lavanderia. Il tutto realizzato nel più breve tempo possibile vista l'imminente apertura stagionale del camping e l'arrivo quindi dei villeggianti.

Il progetto di questa nuova area è stato realizzato da TECE, multinazionale tedesca specializzata nella produzione di impianti idrotermosanitari e prodotti tecnologici ad alto valore estetico, in collaborazione con Ges Group, azienda che produce e vende arredamento personalizzato per ambienti comunitari in laminato stratificato HPL. I prodotti TECE impiegati sono stati: TECEprofil con i relativi moduli sanitari TECEprofil per WC e bidet e le placche di azionamento TECEambia Antibac, versione antibatterica, ideale per le aree sanitarie pubbliche. TECEprofil è un sistema completo di costruzione a secco composto dal telaio di sostegno, dai moduli di installazione sanitari e dal pannello di rivestimento in cartongesso. Grazie alla semplicità di montaggio del sistema TECEprofil che utilizza 3 componenti di base (profili in acciaio galvanizzato, giunti angolari e staffe di fissaggio), si possono creare rapidamente e in piena autonomia pareti in modo stabile e sicuro.

Il maggiore beneficio tangibile per il campeggio è stato quello che in una sola settimana di lavoro tutti i nuovi blocchi bagno erano montati ed utilizzabili. Al contempo, grazie alla versatilità di TECEprofil, se il camping in un futuro volesse cambiare colore del rivestimento, modificare o sostituire qualsiasi tipo di pannello sarebbe facilmente realizzabile. Infine, la struttura TECEprofil consente una semplice manutenzione in quanto tutta l'impiantistica è posta in cavedi ispezionabili e non incassata a muro. 




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venerdì 27 luglio 2018

ELISA VALERO è la vincitrice della sesta edizione dello SWISS ARCHITECTURAL AWARD


Elisa Valero è la vincitrice
 della sesta edizione dello Swiss Architectural Award

 

L'architetto Elisa Valero (Spagna) vince lo Swiss Architectural Award

nell'edizione con il maggior numero di candidati - 32 provenienti da 19 paesi -

dalla nascita del premio

 

    Il premio di 100.000 franchi sarà consegnato alla vincitrice il prossimo 15 novembre all'Accademia di architettura di Mendrisio, Università della Svizzera italiana. La cerimonia inaugurerà l'esposizione dei lavori presentati dai candidati,

che resterà aperta fino al 23 dicembre 2018

 

         Lo Swiss Architectural Award si conferma anche quest'anno uno dei premi di architettura più ingenti e prestigiosi al mondo, forte di un comitato di advisor composto da architetti e critici di rinomanza internazionale 

 

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Elisa Valero

Mendrisio, luglio 2018 – È Elisa Valero (Spagna) la vincitrice della sesta edizione dello Swiss Architectural Award: premio internazionale di architettura a cadenza biennale promosso dalla Fondazione Svizzera per l'Architettura, con la collaborazione dell'Università della Svizzera italiana – Accademia di architettura di Mendrisio e il sostegno della Fondazione Teatro dell'Architettura e della Fondazione per le Facoltà di Lugano dell'Università della Svizzera italiana.


Lo Swiss Architectural Award si propone di promuovere un'architettura attenta alle questioni etiche, estetiche ed ecologiche contemporanee e di favorire il dibattito pubblico.


Il premio, che ammonta a 100.000 franchi, sarà consegnato alla vincitrice il prossimo 15 novembre 2018 all'Auditorium del Teatro dell'architettura (Università della Svizzera italiana - Accademia di architettura, Mendrisio), nel corso di una cerimonia che segnerà anche l'apertura dell'esposizione dei lavori presentati dai candidati.

 

Elisa Valero è stata selezionata fra 32 candidati provenienti da 19 paesi, vincendo l'edizione con il maggior numero di partecipanti dalla nascita del premio ad oggi.

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Elisa Valero, ampliamento di un edificio scolastico a Cerrillo de Maracena (Granada), 2013-2014

La Giuria ha attribuito all'unanimità lo Swiss Architectural Award 2018 a Elisa Valero per l'ampliamento di un edificio scolastico a Cerrillo de Maracena (Granada, 2013-2014), per le residenze sperimentali a Granada (2015-2016) e per la chiesa a Playa Granada (2015-2016).

 

Per la Giuria "l'architettura di Elisa Valero è animata da un tenace impegno personale e da una ricerca originale sugli aspetti costruttivi che le consentono, ricorrendo a risorse limitate, di rispondere alle condizioni poste dai programmi  funzionali sublimandole in spazi di grande qualità".

 

La giuria ha riconosciuto nel lavoro di Elisa Valero un'intima consonanza con gli obiettivi dello Swiss Architectural Award: premio che si propone di favorire, attraverso il coinvolgimento delle tre Scuole di architettura svizzere, il dibattito pubblico sulle potenzialità dell'architettura.

 

La giuria della sesta edizione è stata presieduta da Mario Botta e composta da Riccardo Blumer (direttore dell'Accademia di architettura di Mendrisio - USI), An Fonteyne (professoressa straordinaria presso il Dipartimento di architettura del Politecnico Federale di Zurigo), Francis Kéré (professore titolare all'Accademia di architettura di Mendrisio - USI) e Paolo Tombesi (direttore dell'Institut d'Architecture dell'Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne).

 

I candidati all'edizione 2018 dello Swiss Architectural Award sono stati nominati da un comitato di advisor composto da Solano Benitez, Asunción (Paraguay); Ole Bouman, Rotterdam/Shenzhen (Olanda/Cina); Angelo Bucci, São Paulo (Brasile); Gonçalo Byrne, Lisbona (Portogallo); Jean-Louis Cohen, Parigi (Francia); Luis Fernandez-Galiano, Madrid (Spagna); Sean Godsell, Melbourne (Australia); Toyo Ito, Tokyo (Giappone); Bijoy Jain, Mumbai (India); Shelley McNamara, Dublino (Irlanda); Valerio Olgiati, Flims (Svizzera); José Maria Sanchez Garcia, Madrid (Spagna); Li Xiaodong, Beijing (Cina)

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Elisa Valero, residenze sperimentali a Granada (2015-2016)

Sono stati candidati all'edizione 2018 dello Swiss Architectural Award:

Al Borde (Pascual Gangotena, David Barragán, Marialuisa Borja, Esteban Benavides; Ecuador); Arquitetos Associados (Alexandre Brasil, André Luiz Prado, Bruno Santa Cecilia, Carlos Alberto Maciel, Paula Zasnicoff; Brasile); Barozzi Veiga (Fabrizio Barozzi, Alberto Veiga; Spagna); Baserga Mozzetti (Nicola Baserga, Christian Mozzetti; Svizzera); Baukuh (Paolo Carpi, Silvia Lupi, Vittorio Pizzigoni, Giacomo Summa, Pier Paolo Tamburelli, Andrea Zanderigo; Italia); Fernanda Canales (Messico); ChartierDalix (Frédéric Chartier, Pascale Dalix; Francia); José Cubilla (Paraguay); Frida Escobedo (Messico); Gong Dong / Vector Architects (Cina); H+F Arquitetos (Pablo Hereñu, Eduardo Ferroni; Brasile); Anna Heringer (Germania); Akihisa Hirata (Giappone); Anne Holtrop (Bahrain); Hua Li / TAO, Trace Architecture Office (Cina); Kumiko Inui (Giappone); Carla Juaçaba (Brasile); Ansi Lassila / OOPEAA – Office for Peripheral Architecture (Finlandia); Li Zhang / TeamMinus (Cina); Ling Hao (Singapore); Rozana Montiel (Messico); Daniel Moreno Flores (Ecuador); onishimaki + hyakudayuki architects (Maki Onishi, Yuki Hyakuda; Giappone); Orkidstudio Architects (James Mitchell, Carolina Larrazabal; Kenya); Oualalou + Choi (Tarik Oualalou, Linna Choi; Francia); PAO – People's Architecture Office (He Zhe, James Shen, Zang Feng; Cina); James Russell (Australia); Sami Arquitectos (Inês Vieira da Silva, Miguel Vieira; Portogallo); SO-IL (Florian Idenburg, Jing Liu, Ilias Papageorgiu; USA); Marina Tabassum (Bangladesh); TNA Architects (Makoto Takei, Chie Nabeshima; Giappone);  Elisa Valero (Spagna).


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Elisa Valero, Chiesa a Playa Granada (2015-2016)


 

La vincitrice: Elisa Valero

Nata a Ciudad Real (Spagna) nel 1971, Elisa Valero Ramos si laurea nel 1996 alla ETSA (Escuela Tecnica Superior de Arquitectura) di Valladolid. Nel 2000 ha conseguito il dottorato presso la ETSA di Granada, vincendo nel 2003 una borsa dell'Accademia di Spagna a Roma. Autrice di cinque pubblicazioni monografiche, è stata critica e docente invitata in numerose facoltà di architettura europee e alla UNAM di Città del Messico. Attualmente è professore ordinario di Progettazione presso la ETSA di Granada.

 

Così Elisa Valero descrive il proprio lavoro: "In un momento in cui la nostra cultura è caratterizzata da un rumore di fondo incredibilmente forte, ho scelto di praticare un'architettura che opera in silenzio, serenamente e senza attirare l'attenzione su di sé. […] Mi interessano gli spazi della vita, il paesaggio, la sostenibilità, la precisione e l'economia dei mezzi espressivi. Non mi interessano gli stili. Mi interessano i libri piuttosto che le riviste, la consistenza piuttosto che il genio, la coerenza piuttosto che la composizione artistica. E intendo l'originalità come la riscoperta del vero significato delle cose. Mi interessa un'architettura radicata alla terra e al proprio tempo. Accetto i fattori determinanti dell'architettura come regole di un gioco molto serio e piacevole, che cerco di interpretare in modo coerente e rigoroso. E benché non sia più di moda parlare dell'architettura in questi termini, credo che l'opera di un architetto sia essenzialmente un servizio volto a rendere più gradevole la vita delle persone: una nobile vocazione a rendere il mondo più bello e umano, e la società più giusta. Nell'architettura non c'è posto per i nostalgici: è un lavoro per ribelli".

 

SWISS ARCHITECTURAL FOUNDATION

La Fondazione Svizzera per l'Architettura, nuova denominazione della BSI Architectural Foundation, con sede a Lugano presso l'Università della Svizzera italiana (USI), è una fondazione attiva nella promozione delle conoscenze, della formazione e della ricerca nel campo dell'architettura e si propone l'obiettivo di favorire la collaborazione fra l'Università della Svizzera italiana – Accademia di architettura, Mendrisio e i Politecnici federali di Zurigo (Dipartimento di architettura D-ARCH, ETHZ) e di Losanna (Institut d'Architecture, EPFL).

La Fondazione prevede l'istituzione dello Swiss Architectural Award, un premio internazionale di architettura a cadenza biennale che promuova un'architettura attenta alle questioni etiche, estetiche ed ecologiche contemporanee, favorendo il dibattito pubblico.

La Fondazione è presieduta da Charles Kleiber. 



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Rubner Haus: contemporaneità e sostenibilità caratterizzano una villa realizzata secondo il nuovo concept Studio, in Val Pusteria

RUBNER HAUS: IN VAL PUSTERIA, UNA VILLA CONTEMPORANEA E SOSTENIBILE, REALIZZATA SECONDO IL NUOVO CONCEPT STUDIO


Costruita in soli 2 mesi e mezzo e con il nuovo sistema Studio di Rubner Haus, una villa monofamiliare che combina perfettamente sostenibilità, architettura moderna e uno stile classico e lineare

 

In Val Pusteria, una delle valli alpine più amate, terra delle Tre Cime di Lavaredo e delle imponenti Dolomiti, una villa monofamiliare di 365m2 è stata costruita in soli 2 mesi e mezzo da Rubner Haus su progetto dell'Architetto Alexander Huber, incarnando tutti i principi della bioedilizia e seguendo il nuovo concept Studio di Rubner Haus.

"Studio è il nuovo concept Rubner Haus basato su una personalizzazione tout court del progetto - spiega Deborah Zani, member of the board di Rubner Haus - e offre al cliente/progettista/architetto piena libertà di progettazione in un ambito che, oltre alla casa, include nuovi servizi come la progettazione delle aree esterne (a es: giardini, piscine) o altre richieste speciali di complessità tale da necessitare di un project manager Rubner Haus, che darà supporto lungo tutto il percorso, dalla preventivazione alla progettazione e realizzazione".

Quest'abitazione in particolare è simbolo di una perfetta armonia tra modernità e tradizione: lo stile semplice e lineare si adatta al contesto residenziale signorile in cui è inserita, caratteristico della zona, pur mantenendo uno sguardo verso l'architettura contemporanea. Lungo i tre piani dell'edificio, si sviluppano spazi ampi e luminosi, richiesta specifica del cliente, una famiglia numerosa, composta da 6 persone, molto appassionata di montagna, con un occhio di riguardo verso la natura e il desiderio di poter ammirare il maestoso paesaggio dolomitico con le sue imponenti vette rocciose che superano i 3000m. Questo è stato reso possibile grazie alla presenza di una terrazza a tasca semicoperta di circa 22m2, situata all'ultimo piano e rivolta verso le montagne; un posto dove la famiglia si raccoglie e condivide i momenti di relax.

"La generosità degli spazi e lo stile semplice - spiega l'Arch. Alexander Huber - così come il vano scala realizzato in metallo grezzo trattato, fortemente voluto dal cliente, e la copertura del tetto a due falde caratterizzata da strisce di lamiera diverse l'una dall'altra per rompere la classica monotonia dei tetti, aiutano a rendere particolare e unica quest'abitazione".

Un altro particolare di questo progetto è la resa ottimale del microclima interno, reso possibile grazie a un ricambio d'aria con l'utilizzo di uno scambiatore entalpico che grazie a dei micro-filtri, recupera le molecole di vapore e le ri-immette nel flusso d'aria. Questo strumento è realizzato con materiali porosi che permettono il trasferimento del vapore acqueo dal flusso dell'aria uscente al flusso entrante; in questo modo, l'umidità relativa dell'aria viene ottimizzata.

      

   

Costruita con materiali naturali, quali sughero e abete rosso, quest'abitazione, che rientra nella classe energetica casaclimaA+, oltre a favorire il benessere di chi la abita, permette un notevole risparmio sui costi di gestione, non incide sull'inquinamento e fornisce al proprietario un'immobile destinato a mantenere il suo valore nel tempo.

 "La struttura a telaio utilizzata per questo progetto - spiega Stefan Knollseisen, Responsabile Tecnico di Rubner Haus - prevede una struttura portante a telaio che coniuga elementi stilistici classici, senza tempo, con sistemi costruttivi innovativi, attenendosi ai più alti standard qualitativi e a un consumo di energia bilanciato. Questa tecnica costruttiva, in uso da secoli, consente dunque basso consumo energetico e alta coibentazione termica."

Naturale ed ecosostenibile al 100%, il legno Rubner proviene da zone alpine a deforestazione controllata che si estendono per 150km nei dintorni della segheria del gruppo in Austria. Da oltre 50 anni, Rubner Haus costruisce case in legno in cui la tradizione e le più moderne tecnologie diventano scienza del costruire in legno.

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Gruppo Rubner

Nato a Chienes, in provincia di Bolzano, da una segheria ad acqua, il Gruppo Rubner, che nel 2017 ha fatturato 316M di €, impiega circa 1300 persone, conta oltre 20 società, ha stabilimenti in Italia, Austria, Germania e Francia e il 55% dei ricavi lo sviluppa oltre i confini nazionali. I prodotti spaziano da case e porte sino alla progettazione e realizzazione di grandi opere strutturali realizzate in legno lamellare come edifici multipiano, scuole, capannoni, stabilimenti industriali e uffici, centri commerciali, centri congressi, palestre, stadi, depositi e magazzini, hotel. Le aziende del Gruppo Rubner coprono tutta la filiera produttiva: dall'industria del legno in cui sono attive RHI (Rubner Holzindustrie RHI), realtà specializzata nella produzione di segati e semilavorati in abete; NORDPAN che produce e commercializza pannelli in legno massiccio di elevata qualità, monostrato e multistrato e nelle più vaste dimensioni e qualità; alle strutture in legno dove RUBNER HOLZBAU rappresenta il settore più dinamico e tecnologicamente avanzato del gruppo dedicato alla realizzazione di grandi costruzioni in legno lamellare dalle caratteristiche innovative o particolarmente sofisticate; dai grandi progetti 'chiavi in mano' in cui RUBNER OBJEKTBAU è il General Contractor del Gruppo a cui viene affidata la progettazione e la costruzione di commesse complesse; alle case in legno dove RUBNER HAUS ha realizzato più di 25.000 edifici e oggi è l'unica azienda europea capace di offrire 4 differenti soluzioni costruttive: Blockhaus per case in legno massiccio, Struttura a telaio per case in pannelli con struttura portante in legno a telaio, Casablanca per case in legno massiccio intonacato, e holzius che consente di realizzare pareti e solai in legno senza l'impiego di colla e parti metalliche e che viene prodotta dall'omonima società HOLZIUS con sede in Val Venosta, 10 anni di esperienza nella bioedilizia e una media di 70 abitazioni l'anno. Infine, le porte in legno in cui RUBNER PORTE si è guadagnata la fama di specialista nella produzione di porte di grande pregio per interni ed esterni 'su misura'.



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giovedì 26 luglio 2018

I sistemi radianti: la cifra dell'abitare moderno secondo LOEX

 

WHITE PAPER

 


I SISTEMI RADIANTI: LA CIFRA DELL'ABITARE MODERNO
I vantaggi secondo LOEX, leader del Comfort Technology
 

Terlano, 25 luglio 2018: Pratico, funzionale, sinonimo di comfort e benessere. Il riscaldamento radiante ne ha fatta di strada dalle primitive condotte a pavimento ideate nell'antica Roma ai giorni nostri. E se già nel XVIII secolo nella gelida San Pietroburgo anche lo Zar Pietro il Grande fece realizzare un primo impianto di riscaldamento a pavimento basato sulla circolazione dell'acqua calda, oggi la diffusione del radiante - anche nella funzione di raffrescamento - si sta facendo sempre più capillare.

Ad analizzare le ragioni di questo successo è l'altoatesina LOEX, azienda specializzata nel "comfort technology" con oltre 30 anni di esperienza nella messa a punto di soluzioni tecnologiche di ultima generazione. "Siano essi a pavimento, a soffitto o a parete, l'estrema versatilità degli impianti radianti li rende un vero e proprio camaleonte tecnologico in grado di adattarsi con facilità a qualsiasi tipologia di costruzione, dagli edifici residenziali agli impianti sportivi, dagli uffici alle sedi produttive, dalle nuove costruzioni a quelle di valore storico-artistico", spiega Massimo Fabricatore – Direttore Generale LOEX e Presidente Q-RAD, Consorzio Italiano Produttori di Sistemi Radianti di Qualità.


 


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domenica 22 luglio 2018

Francesco Pasi: per arredare la casa si parte dal divano




Imbottiti Ellipse di Francesco Pasi:


per arredare la casa si parte dal divano

Per creare una casa calda ed accogliente ci sono infinite possibilità di decorazione ed arredo, ma è da sempre il divano ad essere il protagonista indiscusso del salotto


Il brand italiano Francesco Pasi punta l'accento sugli imbottiti con proposte differenti per design, stile e dimensioni. 


La Collezione Ellipse presenta infatti due nuovi divani, pouff e poltrona.


 

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Arredo bagno: Ely di Gattoni Rubinetteria. Colore e design per i miscelatori by Marco Pisati

Personalizzare l'ambiente bagno diventa sempre più coinvolgente, grazie alla collezione Ely di Gattoni Rubinetteria.

 

La serie di miscelatori nata dalla mano di Marco Pisati si caratterizza per il suo design d'intonazione moderna, caratterizzato dalla combinazione armonica tra la forma geometrica del corpo del miscelatore e la plasticità della leva, slanciata verso l'alto.

La collezione è perfetta per personalizzare con stile l'ambiente bagno, oltre che per il suo profilo estetico di forte appeal, anche per le numerose finiture disponibili per la leva. Infatti, Gattoni Rubinetteria ha creato una palette di nuance composta da otto finiture, realizzate con vernice in polvere termoindurente, per la leva: bianco, nero, rosso, rosso porpora, arancio, verde, blu pastello e tortora.

Inoltre, sempre nel segno della personalizzazione, la gamma Ely è caratterizzata da differenti modelli per lavabo (ad esempio lavabo basso, lavabo alto e lavabo a muro) per bidet, vasca e doccia, per arredare con stile l'intero ambiente bagno.



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sabato 21 luglio 2018

L’arredamento che vorrei con SHOWin3D di Shin Software

Come spesso accade, riuscire ad immaginare l'arredamento della propria casa sfogliando i cataloghi e valutando l'inserimento dei diversi componenti direttamente dai disegni e dalle schede tecniche, non è un processo alla portata di chiunque.

Per agevolare il percorso creativo e la user experience dei potenziali clienti, i produttori di mobili e complementi d'arredo possono oggi fare affidamento su SHOWin3D, la piattaforma progettata e realizzata da Shin Software in grado di acquisire direttamente i file CAD, processarli con rendering 4K in tempo reale e trasformarli in un'esperienza immersiva che permette all'utente di sperimentare ed acquisire un gran numero di informazioni relative ai prodotti in forma quasi ludica, omnichannel e multilingua.

Grazie al software progettato da Stefano Provenzano AD di Shin Software, con pochi click è possibile effettuare tutte le variazioni cromatiche o strutturali relative ai modelli precedentemente impostati, visualizzando istantaneamente il risultato in termini di stile e funzionalità.

Da oggi, quindi, il mondo dell'arredamento e delle cucine si arricchisce di un nuovo player: il configuratore SHOWin3D - declinabile anche nella versione APP per dispositivi mobili - un alleato che aumenta considerevolmente il tasso di visite presso gli showroom facendo affluire un consumatore evoluto, informato e decisamente più orientato a finalizzare il processo di acquisto.

Sul canale ufficiale YouTube di Shin Software è possibile visionare un video dimostrativo in grado di illustrare tutte le potenzialità della piattaforma SHOWin3D.

 

Shin Software srl

Tel. 0322 77081



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