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venerdì 18 gennaio 2013

Bibione, perla dell' Adriatico

La terra dove sorge Bibione nasce dal mare e al mare deve la sua fortuna. Abitata in passato da pescatori, la bassa pianura viene occupata stabilmente dai Romani nei primi secoli d.C.. Arrivano con loro in queste terre anche la cultura, la lingua e le prime opere di bonifica e di costruzione della rete viaria, l’intero patrimonio di conoscenze dell’impero romano. Intorno all’anno mille le terre dell’isola di Bibione passano ai vescovi della vicina Concordia, segno tangibile del mutare dei tempi: il cristianesimo ormai arrivato, soppianta l’impero romano in decadenza. Il famoso diploma di Ottone III, imperatore delle Germanie, datato 996 testimonia questo passaggio, confermato poi da una bolla papale di Urbano III circa un secolo dopo. Con l’avvento della Repubblica di Venezia, le acque lagunari passano sotto la sua signoria e Bibione vive secoli di abbandono, non essendo coinvolta dagli avvenimenti importanti che si susseguono sulla scena politica. La zona diventa nuovamente terra di pescatori e di animali selvatici. Il suo destino si lega prima alla Francia, poi all’Austria, che ne  invade il territorio nel 1798, poi nuovamente riconquistato da Napoleone nel 1805. Bibione fa poi parte del Regno Lombardo-Veneto costituito dall’Austria con il trattato di Vienna per poi unirsi, dal 1866, al vicino Regno d’Italia. Proprio il Regno d’Italia riprende il lavoro iniziato dai Romani: l’obiettivo è la bonifica dei terreni paludosi, volta a rendere più salubre questa terra acquitrinosa, malarica e quasi dimenticata. Agli inizi del ’900 si costituisce così il Consorzio che intraprende imponenti opere di arginatura e canalizzazione delle acque nella zona del fiume Tagliamento. Le opere si concluderanno intorno anni trenta con il risanamento di una superficie di oltre 10.000 ettari. Assieme ai lavori di bonifica, si sviluppa la viabilità, arriva anche l’energia elettrica potendo così restituire queste terre  al lavoro e alla produzione. Le boscaglie di conifere, la palude e la laguna lasciano così il posto ai pini e alla calda sabbia di una delle più belle spiagge d’Italia. Negli anni ’50 inizia infatti lo sviluppo turistico di Bibione, con le prime costruzioni a carattere ricettivo che prendono poi rapidamente campo e cambiano il volto dell’area balneare. Il nome torna dal passato ad identificare la zona in cui sorgevano quelle Insulae Bibioni, isole poste verso il mare ma attaccate alla laguna da un cordone, di cui le testimonianze archeologiche avvalorano oggi l’esistenza. Il nome viene ufficializzato nel 1960 e, quasi contemporaneamente, è riconosciuta a Bibione la qualifica di area balneare. Già nel 1961 Bibione viene citata nell’annuario generale del Touring Club e, a distanza di pochi decenni, è diventata un punto di riferimento per il turismo balneare di tutta Europa. Dal primo, timido passo in direzione del suo brillante sviluppo, sono passati 50 anni, che hanno portato Bibione al suo attuale aspetto, tappa di un percorso già segnato dal successo, ma ancora in evoluzione. Visita il sito bookingbibione.it booking bibione

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