Roma, 18 Aprile 2012. Prosegue il Salone internazionale del mobile a Milano all'interno del quale c'e' una sezione dedicata ai mobili da cucina. Qualche consiglio per gli acquisti e' d'obbligo. Una delle scelte indispensabili per mettere su casa e' la cucina, scelta impegnativa sia sotto il profilo finanziario, sia per la verifica della qualita' e sicurezza del prodotto. Stabilire la qualita' e la sicurezza dei mobili da cucina e' piuttosto difficile: spesso ci si affida al venditore, prendendo per oro colato quel che viene detto. L'unica cosa che si puo' osservare e' la "bellezza" della cucina, ma la qualita' e la sicurezza chi la certificano? In effetti una norma europea sulla sicurezza c'e', ma non e' obbligatoria per i mobilieri benche' si rileva che in Italia ogni anno si verificano incidenti che coinvolgono 2,9 milioni di persone, di cui circa 60% donne (ISTAT); il luogo, all'interno dell'abitazione, dove avvengono la maggior parte dei traumi e' la cucina e il gruppo in assoluto più colpito è quello delle casalinghe. Anche la qualita' del mobile, (resistenza alla abrasione, all'umidita', al calore e alla luce, emissione di aldeide formica, ecc.) e' definita da norme, ovviamente opzionali per il costruttore. I consumatori dovrebbero verificare se i mobili da acquistare riportano una etichetta con la dichiarazione "conforme alle norme UNI EN 14749/2005", altrimenti non sono garantiti negli acquisti e rischiano, nel giro di un paio di anni, di trovarsi mobili deformati. In soccorso arriva, inoltre, l'Istituto per la certificazione delle imprese del legno e arredamento (Icila) di conformita' alle norme europee per quanto concerne i sistemi di gestione aziendale.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc, Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
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