Per F.I.V.R.A., l'associazione dei principali produttori di isolanti in lana di roccia e lana di vetro, una nuova legislazione acustica degli edifici è una necessità per migliorare la qualità di vita
Milano, 25 novembre 2014 – Entra oggi in vigore la Legge Europea 2013-bis (Legge n. 161/2014) che, all'articolo 19, assegna mandato al Governo, nei prossimi 18 mesi, per riordinare il quadro legislativo dell'inquinamento acustico. Dal momento che, come afferma la Commissione Europea, i cittadini Europei trascorrono il 90% del proprio tempo all'interno di edifici, è auspicabile un profondo aggiornamento della legislazione del comfort acustico indoor (ovvero, in gergo tecnico, dei requisiti acustici passivi degli edifici), poiché le regole attualmente in vigore, risalenti alla fine degli anni '90, non hanno portato gli auspicati benefici ai cittadini. Benefici ottenibili attraverso il corretto isolamento delle abitazioni, grazie all'utilizzo di lana di roccia e lana di vetro, eccellenti isolanti acustici, nonché termici, che impattano positivamente anche sull'efficienza energetica.
Il 23% degli italiani considera l'inquinamento acustico il problema ambientale principale che induce al peggioramento della qualità della vita in ambiente urbano, come dimostrato all'interno dello studio "Valutazione della convenienza dell'impatto economico dell'isolamento termo-acustico degli edifici" commissionato da F.I.V.R.A., l'associazione italiana dei principali produttori di materiali isolanti in lana di roccia e lana di vetro, al centro di ricerca CRESME (disponibile sul sito di F.I.V.R.A.). Il 70% del campione di cittadini in esame (400 famiglie italiane) è infastidito da rumori diurni e il 45% da quelli notturni. Tra i rumori più fastidiosi vi sono quelli di moto, auto, animali e vicini di casa. Un dato che non stupisce se si pensa che il 42% delle abitazioni è esposto a fonti di rumore esterne (ad esempio, strade a traffico elevato, ferrovie, locali notturni), e il 35% a quelle interne.
L'esposizione costante al rumore può recare gravi danni, sia di tipo uditivo (ipoacusie di tipo cronico e vertigini) che extra-uditivo, specialmente di natura psico-somatica (effetti sul sistema cardiovascolare, sull'apparato digerente, respiratorio, visivo e su quello riproduttivo) e psico-sociale (su tutti, la perdita del sonno, ma anche effetti sulla salute mentale, interferenza sulla comunicazione verbale ed effetti sulle prestazioni). Questi effetti possono anche diventare irreversibili.
"Un degrado acustico che impatta in modo rilevante sul benessere, sulla salute pubblica e sull'ambiente – dichiara la Prof.ssa Daniela D'Alessandro, Ordinario di Igiene Edilizia e Ambientale presso la Sapienza Università di Roma – che spesso viene sottovalutato. Nell'Unione Europea circa 70 milioni di individui sono esposti a un livello di rumore diurno superiore a 55 dB(A): secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità tale livello di rumore può comportare conseguenze sanitarie rilevanti, quali aumento della pressione sanguigna e rischio infarto. – continua D'Alessandro – In Europa il 30% dei cittadini è esposto a livelli di rumore notturno che superano i 55 dB(A), quasi il doppio del limite raccomandato dall'OMS: è necessario che Istituzioni e cittadini adottino misure, come l'isolamento della propria casa, per contenere quest'inquinamento e assicurare una qualità di vita migliore".
Per comprendere a fondo le parole della Prof.ssa D'Alessandro, si consideri che 30 dB corrispondono al rumore emesso dalla ventola del computer, 40 dB al cinguettio degli uccelli, 50 dB ad una conversazione al chiuso, 60 dB ad un ufficio rumoroso, 70 dB al rumore emesso da un'aspirapolvere.
Risulta dunque essenziale realizzare un vasto intervento di riqualificazione edilizia per garantire la salute dei cittadini attraverso corretti sistemi di isolamento acustico.
Il mercato dell'acustica in edilizia dispone già di soluzioni tecniche e normative all'avanguardia per l'isolamento, ma necessita di un forte intervento legislativo per essere una realtà capace di incidere positivamente sulla qualità della vita degli italiani. Ad esempio, invece di incentivare gli interventi di semplice sostituzione tecnologica, bisognerebbe premiare maggiormente gli interventi complessi, quelli capaci di migliorare la qualità dell'abitare in senso lato. Da questo punto di vista gli isolanti in lana di vetro e lana di roccia, come quelli prodotti dagli associati F.I.V.R.A., possono assolvere non solo alle richieste di comfort acustico ma anche quelle di risparmio energetico, comfort termico, e protezione dal fuoco.
Informazioni su F.I.V.R.A.
F.I.V.R.A. (Fabbriche Isolanti Vetro Roccia Associate) è l'associazione italiana dei produttori di lane minerali che si propone di promuovere in Italia l'utilizzo delle lane minerali come materiali isolanti destinati all'edilizia, allo scopo di contribuire in maniera rilevante al risparmio energetico, alla riduzione delle emissioni di CO2, nonché al miglioramento del comfort abitativo termico ed acustico.
Le aziende associate a F.I.V.R.A. sono:
Per ulteriori informazioni visitare il sito www.fivra.it
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