E "Venice Collection" è il nome di una linea di serramenti dalle caratteristiche peculiari. Un'incredibile collezione di finestre su misura in stile veneziano, un tocco inconfondibile e di qualità, per un serramento da trasformare a proprio piacimento, attraverso una serie di preziose cornici e finiture. Le ante dei serramenti di questa linea sono realizzate su disegno del cliente e sono completamente "custom made" con mille personalizzazioni e dettagli dal mosaico, alle murrine, dai tessuti agli intarsi.
Il mosaico
Come è noto i mosaici rivestono per oltre 8000 metri quadrati le pareti, le volte e le cupole della basilica di San Marco a Venezia, bizantina nella sua concezione architettonica, e che trova nel mosaico il suo naturale elemento integratore. Il mosaico nasce per sostituire la pittura murale, nell'antica Grecia, nelle fontane dedicate alle muse, sia fuori che dentro l'acqua. Il nome deriva quindi proprio da questo uso da parte dei greci. Questa forma di rappresentazione è stata in grado di mantenersi intatta nelle sue modalità realizzative per centinaia di anni. E il Mosaico sta a Venezia come Venezia sta alla Laguna. Non deve stupire quindi la scelta di Agostini Group di impreziosire le sue finestre con l'utilizzo della tecnica del mosaico attraverso l'impiego di smalti veneziani e ori per mosaico di Orsoni Mosaici.
I tessuti
I velluti, i broccati, i damaschi, i lampassi e i rasi rappresentano storicamente uno degli emblemi della produzione veneziana capace di assorbire rapidamente, rielaborare e migliorare i prodotti che i suoi mercanti reperivano in giro per il mondo. Per le sue finestre Agostini Group propone oggi rivestimenti in tessuti della Luigi Bevilacqua, tessitura artigianale di Venezia specializzata nella produzione di pregiati tessuti d'arte per arredamento e per tendaggi che oggi vengono prodotti con la stessa qualità di quelli di un tempo, perché fatti con le stesse tecniche, sugli stessi telai originali del Settecento e con motivi provenienti da secoli e angoli del mondo diversi
L'intarsio
La tecnica dell'intarsio ligneo fu usata fin dalle più antiche civiltà orientali e mediterranee per la decorazione di piccoli oggetti d'arredamento, quali scrigni e cofanetti ma anche mobili preziosi. La diffusione di questa tecnica si deve alla bottega degli Embriachi, attiva a Firenze e a Venezia nel XIV e XV secolo. L'intarsio o tarsia lignea è un tipo di decorazione che si realizza accostando minuti pezzi di legni o altri materiali di colori diversi. Fino a tutto il XV secolo la tarsia è rimasta una forma artistica praticata essenzialmente in Italia e solo in seguito si diffuse, molto cautamente, anche al di là delle Alpi.
Thinking Different
Pensare in modo diverso. Fare serramenti in modo diverso. E' quello che Agostini Group di Quarto d'Altino (VE) fa da oltre 50 anni da quando, esattamente nel 1963 ha iniziato a produrre avvolgibili con un unico obbiettivo: fondere il design tipico del prodotto italiano con tutta la tecnologia innovativa disponibile.
Applicando soluzioni sempre innovative per garantire ai propri serramenti prestazioni elevate nell'isolamento termico e acustico e il rispetto dell'impatto ambientale Agostini Group è oggi in grado di offrire al mercato una gamma di finestre e serramenti ad elevate prestazioni e con un design decisamente unico.
Così negli impianti produttivi di Agostini Group l'unicità del progetto, il design raffinato e la forza innovatrice delle nuove tecnologie prendono forma, infatti, in finestre differenti da quelle normalmente presenti sul mercato.
Prodotti unici, con cura ricercata del design dove per design si intende la capacità di Agostini Group di innovare costantemente, recepire le nuove tendenze dell'abitare e trasformarle in prodotti capaci di valorizzare la casa e l'ambiente di vita.
Tutto rigorosamente pensato e realizzato in Italia. Agostini Group non a caso fa parte come socio fondatore di ANFIT, l'Associazione per la Tutela della Finestra Made in Italy.
L'originalità della storia
Fondata da Luciano Agostini l'azienda nasce produttrice di avvolgibili in pvc a cui viene affiancata presto l'estrusione in proprio del materiale. La realizzazione di linee di finestre in pvc, è il passo successivo poi allargato con l'acquisizione di Archimede Progetti si apre al mondo del misto alluminio-legno. Nel 1999 inizia l'utilizzo del fibex in scuri e persiane, nel 2000 lo estende ai serramenti nel 2002 introduce la tecnologia GFT Glass Fixing Technology per l'assemblaggio del vetro isolante sul telaio. Nel 2010 diventa Agostini Group srl, e l'anno successivo Germano Agostini fonda con altre importante aziende italiane produttrici di serramenti in Pvc, l'associazione Anfit.
Nascono recentemente soluzioni come Rasomuro, dal design minimale e complanarità dell'anta, TotalGlass, in cui il telaio scompare totalmente per lasciare il posto ad una maggiore superficie vetrata, Totalcolor, in cui tutto il serramento può essere colorato anche nel parti normalmente non a vista, per arrivare a Venice Collection, che dal nome stesso indica l'amore di Agostini Group per la propria terra di origine. Si tratta, in questo caso, di serramenti on demand completamente personalizzabili impreziositi ad esempio da splendidi mosaici e smalti di Orsoni, tessuti e velluti di Bevilacqua, intarsi in legno e altro ancora. Fino all'alzante Infinity e all'apertura verso i mercati del Medio Oriente e Russo.
La finestra dal cuore… forte
Ma la forza di Agostini Group è quella di credere fortemente nell'innovazione e aver compreso il valore dell'accoppiamento di diversi materiali primi fra tutti l'alluminio e il legno. Forte del suo know-how ha intrapreso la strada dell'utilizzo dei materiali compositi. I serramenti Fibex Inside nascono infatti per applicare alle finestre le tecnologie che hanno avuto largo impiego nel settore aeronautico e aereospaziale.
Il Fibex, il cuore forte di questi serramenti, è un materiale composito con fibre di vetro unidirezionali non interrotte, avvolte in un tessuto a fibre pluridirezionali e impregnate con resina poliestere . Un insieme che garantisce prestazioni elevate di resistenza strutturale paragonabili alle strutture metalliche e nel contempo offre straordinarie prestazioni di isolamento termico (bassa conducibilità) simili a quelle offerta dal legno e dal pvc. Il meglio di ogni materiale riunito in unico profili composito. Inoltre grazie alla sue tecnologia produttiva la pultrusione, può essere facilmente personalizzato. Inoltre grazie alle sue caratteristiche meccaniche può essere utilizzato per realizzare serramenti con telai dai profili a vista ridotti e lasciare una maggiore spazio alla parte vetrata trasparente (10% in più).
Ecco così la serie Fibex inside 500.73 in cui l'intera struttura portante del serramento è realizzata in Fibex rivestito in alluminio (503) o in legno (502). La prima soluzione permette di arrivare ad una finestra con trasmittanza termica fino a 0,86 W/m2K. Mentre la seconda permette di arrivare fino ad una straordinaria prestazione di isolamento termico di Uw = 0,76 W/m2K. Prestazioni che sono ancora migliori per la versione Fibex inside 500.55 serie 502 e 503 dal design moderno e di tendenza.
Come ricorda il nome stesso, Fibex inside, il materiale composito rappresenta la struttura interna del profilo. L'elemento essenziale è spesso invisibile.
Fibex: che cosa è
Facciamo un passo indietro: sin dai primi albori della civiltà, l'idea di ottenere un materiale resistente e leggero ha sempre affascinato l'umanità. L'idea di combinare due o più materiali diversi per ottenerne uno nuovo con proprietà migliorate esiste infatti da secoli. L'uomo ha utilizzato le fibre lunghe con un legante o con una matrice per ottenere materiali più forti. L'utilizzo di fibre vegetali per il rafforzamento di mattoni e ceramiche è stata pratica comune a partire dagli antichi Egizi, Inca e Maya.
Nel secolo scorso l'innovazione non si è limitata allo sviluppo di nuovi materiali compositi, ma si è rivolta anche al loro metodo di produzione ricercando il miglioramento della tecniche di lavorazione, un utilizzo efficace dell'energia durante la lavorazione e soprattutto un minor impatto ambientale. I materiali avanzati con combinazione di proprietà per usi specifici sono così diventati una realtà anche se ancora poco nota.
I materiali compositi appartengono a questi materiali e sono derivati dalla combinazione di due o più materiali individuali con l'intento di ottenere proprietà superiori rispetto ai componenti iniziali. I compositi possono essere generalmente definiti come materiali contenenti un rinforzo (quali fibre o particelle) supportato da un legante (matrice).
I compositi si producono tramite pultrusione che è oggi un processo automatizzato in grado di determinare uniformità della sezione, alla ottima dispersione della resina, un adeguata distribuzione e un corretto allineamento delle fibre. Il processo di base comporta il tiraggio (pull) di fibre continue attraverso un bagno di resina, miscelato con un catalizzatore e poi una preformatura dove la sezione è parzialmente formata e la resina in eccesso viene rimossa. Il materiale viene poi fatto passare attraverso una matrice riscaldata, che determina la geometria della sezione del prodotto finale. I profili prodotti con questo processo possono competere con profili metallici tradizionali in acciaio e alluminio per resistenza e peso. Il brevetto iniziale della pultrusione nasce negli Stati Uniti nel 1951.
I profili pultrusi sono quindi elementi in materiale composito ottenuti con la tecnica della pultrusione e costituiti da resine organiche rinforzate con fibre lunghe di tipo sintetico (Fiber Reinforced Polymers FRP) o come nel caso del Fibex di Agostini Group con fibre di vetro (GFRP - Glass Fiber Reinforced Polymers). Il Fibex utilizza fasci lunghi di fibre di vetro non interrotte (Roving) racchiuse da un tessuto a fibre pluridirezionali con funzione di stabilizzazione (MAT Unifilo) e rivestito di resina poliestere. Può essere effettuata una ulteriore finitura con vernici e pellicole di nobilitatura. Le fibre conferiscono a questi profili un comportamento di tipo elastico fino a rottura e marcatamente ortotropo con netta prevalenza delle proprietà di rigidezza e resistenza nella direzione delle fibre.
I vantaggi del Fibex
Il composito Fibex combina le migliori performances meccaniche dei materiali quali alluminio e acciaio con le capacità d'isolamento di pvc e legno.
Tra i vantaggi tecnici derivanti dall'utilizzo del Fibex troviamo l'assenza di manutenzione in quanto essendo un materiale inerte non necessita di alcuna manutenzione. E può utilizzare tranquillamente le stesse pellicole che rivestono i normali serramenti.
Il materiale pultruso composito rinforzato con fibre di vetro (GFRP - Glass Fiber Renforced Polymer) quale è il Fibex, offre grandi proprietà:
"La densità è di 1500-2200 gcm3, la resistenza a trazione è di 600-800 MPa, il modulo elastico longitudinale è di 30-42 GPa, la deformazione a rottura è 14-20 [‰] e il coefficiente di dilatazione termica longitudinale è 10 10-6 °C-1". (da Salvatore Russo, "Strutture in composito", Hoepli)
Quanto alle proprietà delle fibre di vetro Il CNR indica:
Modulo di elasticità normale E: 70-80 GPa
Resistenza a trazione (r): 2000-3500 Mpa
Deformazione a rottura (r): 3.5 – 4.5
Coefficiente di dilatazione termica (): 5-5.4
Densità (): 2,5 -2,6.
Tutti questi numeri stanno a significare che il Fibex presenta un'elevata stabilità strutturale. Infatti, grazie alla stabilità agli sbalzi termici e alla leggerezza della finestra e del serramento che non vengono appesantite da rinforzi metallici, il serramento in Fibex è indeformabile ed è assicura la stabilità e il corretto funzionamento nel tempo.
Dal punto di vista dell'isolamento termico, poi, grazie alla bassa conducibilità termica del materiale, i prodotti in Fibex offrono un ottimo isolamento contribuendo al risparmio energetico ed al comfort abitativo.
Idrorepellenza e impermeabilità permettono di evitare qualsiasi danno dovuto a imbarcamenti, flessioni, rigonfiamenti a causa dell'umidità.
Il Fibex, infine, risulta il materiale ideale per ambienti particolarmente esposti ad agenti aggressivi (acqua salmastra, piogge acide, nebbia salina, ecc.)
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