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venerdì 16 gennaio 2015

Caldaie 'verdi': Italia tra i primi per produzione, ma tra gli ultimi per utilizzo

Caldaie "verdi": l'Italia è ai primi posti in Europa per pezzi prodotti, ma agli ultimi per utilizzo
Le caldaie a condensazione tagliano i consumi fino al 30% e hanno una resa termica elevatissima, ma il 70% dei consumatori preferisce ricorrere a caldaie tradizionali con risparmio immediato senza guardare in prospettiva. 

Narcisi (G.F. Narcisi): "L'acquisto di questi apparecchi ha ancora un costo troppo elevato, gli incentivi statali sono troppo dilazionati. Questo, però, non vuol dire che gli italiani non siano attenti all'ambiente quando scelgono gli elettrodomestici"


Un'Europa sempre più verde ed ecosostenibile, anche in casa. Questo l'obiettivo della Direttiva Europea Ecodesign che prevede, tra le altre cose, la promozione della diffusione delle caldaie a condensazione. A partire dal 26 settembre 2015, infatti, questa sarà l'unica tipologia a poter essere immessa sul mercato, in quanto comporta una notevole riduzione dell'impatto ambientale.

Le caldaie a condensazione, sfruttano generatori di calore in grado di recuperare gran parte del calore latente contenuto nei fumi che, altrimenti, andrebbe disperso. Il calore recuperato sotto forma di energia consente una resa termica che va oltre i vecchi canoni concettuali (andando a raggiungere un valore complessivo che supera il 100%), contro il 92% della caldaia tradizionale e l'84-85% di un vecchio generatore. Attualmente l'Italia è ai primi posti in Europa per produzione di caldaie a condensazione, ma agli ultimi per istallazione (solo il 30% delle caldaie italiane sfrutta la tecnologia della condensazione di calore). I 2/3 dei terminali, infatti, vengono venduti all'estero, dove l'utilizzo di apparecchi di fascia alta è ben più diffuso.

Le caldaie a condensazione, oltre ad essere più ecologiche, comportano anche una riduzione dell'energia necessaria ed una relativa contrazione dei costi tra il 20 e il 30%, ma comportano dei costi di acquisto mediamente più alti del 70% rispetto ad una caldaia tradizionale.

"La legge Stabilità ha confermato anche per il 2015 gli eco bonus edilizi, che comprendono anche l’acquisto di elettrodomestici di 'nuova generazione', ovvero puliti e ad alto rendimento, ma il recupero del denaro avviene spalmato in 10 anni, e questo non costituisce un incentivo sufficiente a sostenere spese vicine ai mille euro. - Ha commentato Marco Narcisi, titolare G. F. Narcisi, negozio online specializzato nella vendita di prodotti di termoidraulica (www.gfnarcisi.it). - Per quanto
ci riguarda, la vendita delle caldaie a condensazione rispecchia il trend nazionale (circa 70% tradizionale contro 30% condensazione). In particolare, abbiano notato che, chi sceglie di acquistare una caldaia a condensazione usufruendo dell'ecobonus, tende preferire prodotti di fasce più alte, mentre sembra essere un deterrente per la scelta di caldaie a condensazione più economiche."

"Questo, però, non vuol dire che gli italiani non siano attenti all'ambiente nelle loro scelte di acquisto degli elettrodomestici. Anzi! Nell'ultimo anno abbiamo registrato un aumento del 10% della richiesta di sistemi policombustibili, che possono essere alimentate con varie tipologie di combustibili derivati da biomasse come legna, segatura, pellet, sansa, nocciolino e mais. Anche il ricorso a sistemi termici solari è in crescita (+15%), pur rappresentando ancora un porzione ridotta delle vendite complessive. Ciò porta a pensare che vi sia una forte tendenza a cercare fonti di energia alternative al gas."



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