È stata presentata oggi ad Udine in Piazza Marconi, dove sarà visitabile fino a domenica 5, “La mia scuola è”, un’installazione architettonica che, da aprile a settembre, porterà nelle piazze italiane uno spaccato della scuola italiana, per metterne a confronto gli aspetti più negativi e inadeguati, come lesioni strutturali e muffe alle pareti, arredi non a norma, barriere architettoniche e cortili degradati, e quelli positivi, improntati alla sicurezza, alla cura degli ambienti, all’innovazione.
L’installazione, promossa da Cittadinanzattiva, FederlegnoArredo Eventi e Made Expo, farà tappa in 8 città: dopo Torino, Padova, Modena, Spoleto, Milano e Udine, sarà la volta di Napoli (14-17 settembre) e Roma (18-20 settembre).
Per tutta la durata del tour, studenti, genitori, insegnanti e singoli cittadini possono compilare un questionario online sul sito web www.lamiascuola.org sullo stato della scuola che frequentano o conoscono.
«FederlegnoArredo è attenta al benessere e alla sicurezza degli studenti ed è per questo che promuove la costruzione di scuole in legno, materia prima con la quale si possono realizzare nuovi modelli di strutture che rispettano le caratteristiche dei territori, compatibili con l’ambiente e destinate a durare nel tempo. In questo senso, il legno è sicuramente un materiale speciale perché consente di ottenere svariati vantaggi in termini di impatto ambientale, di rapidità degli interventi e, aspetto fondamentale, di resistenza al sisma», spiega Roberto Snaidero, presidente FederlegnoArredo.
«Con il tour “La mia scuola è” stiamo raccogliendo segnalazioni sulle criticità delle scuole ma anche sulle pratiche più virtuose, e diffondendo materiali utili per aumentare la consapevolezza dei rischi presenti sui diversi territori italiani toccati dalle tappe», commenta Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale della scuola di Cittadinanzattiva. «Ci auguriamo che siano approvati alla Camera gli articoli del ddl sulla scuola riguardanti l’edilizia scolastica, e che includono alcuni degli emendamenti da noi presentati. Allo stesso modo ci aspettiamo che l’Osservatorio nazionale per l’edilizia scolastica, pur avendo limitato, nella versione del ddl appena licenziata al Senato, le funzioni attribuite alle associazioni di cittadini in esso coinvolte, diventi uno strumento operativo di programmazione degli interventi per la messa in sicurezza delle scuole e di diffusione della cultura della sicurezza».
Alcuni dati sulle scuole friulane
Il 44% degli edifici scolastici del FVG è stato costruito tra il 1961 e il 1980, quasi il 18% tra il 1946 e il 1960, e poco più del 18% dopo gli anni Ottanta. Il 15% risale invece al periodo 1900-1945.
Il 91,3% delle scuole friulane possiede il documento di valutazione dei rischi (rispetto all’89,9% della media nazionale), il 19,2% il certificato di prevenzione incendi (vs il 17,7% della media nazionale).
Il 63,8% delle scuole del FVG (rispetto al 29% della media nazionale) si trova nelle zone 1 e 2 della classificazione sismica, cioè quella a più elevata pericolosità sismica. Ma di queste solo il 25,7% dichiara di avere la certificazione antisismica.
Dal Rapporto Ance-Cresme risulta inoltre che 198 scuole sono situate in zona a rischio idrogeologico.
Da poche settimane la presidente della Regione, Debora Serracchiani, ha annunciato che sono stati destinati alle scuole 22 milioni di euro per sistemarle dal punto di vista della sicurezza e del comfort.
Udine, 3 luglio 2015
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