Secondo un'indagine di Engel & Völkers il loft piace ai giovani creativi ma anche alle famiglie della generazione dei Millennials.
Nel centro di Milano prezzi fino a 8mila euro a mq, nella Capitale oltre i 10mila euro al mq.
Luminosità e aree di wellness private, le caratteristiche più richieste per i loft più esclusivi.
Milano, 8 aprile 2017. Il loft piace ai liberi professionisti ma anche alle giovani famiglie della generazione dei Millennials, disposte a rinunciare ai classici immobili di taglio grande (oltre i 100 metri quadrati) per soluzioni moderne, scenografiche e dagli arredi creativi.
È quanto emerge da un'indagine condotta da Engel & Völkers, Gruppo internazionale leader nell'intermediazione di immobili di pregio, presente in oltre 30Paesi e 4 continenti, sull'andamento di questa tipologia di immobile nel mercato di Milano e Roma.
Secondo Engel & Völkers, le famiglie che oggi acquistano un loft sono generalmente composte da creativi o giovani imprenditori, per i quali la casa è anche un luogo di incontro per cene di gala e ricevimenti. In tal caso, la clientela preferisce tagli da oltre 200 mq e proprietà ubicate nel centro storico.
I single o gli investitori, anche stranieri, preferiscono invece il taglio di circa 50 mq, più pratico per un investimento.
"La quotazione di un loft di pregio dipende molto dalla presenza o meno di accessori esclusivi, come aree di wellness private, e naturalmente dalla posizione", ha dichiarato Alberto Cogliati, Direttore Commerciale di Engel & Völkers Italia.
"Milano è stata la prima città italiana adimportare questo tipo di immobile, rielaborando le tendenzepiù fashion provenienti dagli Stati Uniti, dove il loft è nato negli anni '70. A Milano abbiamo richieste sia in centro sia in zone semi-centrali. I loft fuori dal centro sono per lo più degli open space, piuttosto che dei veri e propri loft industriali".
In centro, i prezzi oscillano tra i 6.500 e gli 8.000 euro a metro quadro, mentre nelle zone limitrofe, come Porta Romana, Corso di Porta Ticinese, Fiera Indipendenza e Corso Sempione, variano tra i 5.000 e i 5.500 euro a metro quadro.
Open space ristrutturati, posizionati a ridosso della circonvallazione esterna, nell'area dell'Alzaia Naviglio Pavese, presentano invece un prezzo che va tra i 3.000 e i 4.000 euro a metro quadro.
Lo stesso vale per Città Studi eViale Monza, per la zona Lotto e quella della stazione centrale.
A Roma, invece, i loft si trovano soprattutto nelle aree in cui esistevano complessi industriali, botteghe o antichi laboratori, ad esempio nella zona degli Ex Magazzini ad Ostiense, e in quella degli Ex Mulini Biondi ─ frutto di un intelligente recupero di uno stabilimento molitorio ─ nella zona del Porto Fluviale e nel quartiere Pigneto.
Qui i prezzi oscillano molto in base all'area e variano tra i 4.000 e i 6.000 euro a metro quadro.
Il centro storico della Capitale, invece, offre diversi open space, ovvero loft ristrutturati nel rispetto delle caratteristiche dell'originaria tipologia d'immobile.
Testaccio, Trastevere eBorgo Pio sono le aree preferite dagli amanti del loft e in centro i prezzi possono arrivare fino a 12.000 euro a metro quadro, per immobili caratterizzati da terrazze panoramiche, alti soffitti a volta e ampi spazi di rappresentanza.
"Negli ultimi anni, l'interesse nei confronti del loft sul mercato romano è cresciuto molto", ha affermato Marco Rognini, General Manager del Market Center di Roma di Engel &Völkers. "Il loft nasce prevalentemente in un contesto casa/lavoro dove coniugare lo spazio lavorativo con quello abitativo, infatti piace molto ad artisti e liberi professionisti che amano gli spazi aperti. Il loft, tuttavia, non è meno attrattivo per i classici nuclei familiari. Per questo siamo alla ricerca di nuove proposte per la nostra clientela".
Nel 2016, Engel & Völkers ha registrato un fatturato record dioltre 500 milioni di euro e l'Italia è risultata prima nel paniere dei Paesi in cui è presente il Gruppo, con un incremento del 93,2% dei ricavi da commissione residenziali.
Considerando complessivamente sia questa divisione sia quella commerciale, in Italia si è passati da 9,9 milioni di euro di ricavi da commissione del 2015 a 18,7 milioni nel 201
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