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giovedì 30 giugno 2016

Junya Ishigami è il vincitore della quinta edizione del BSI Swiss Architectural Award


L'architetto giapponese Junya Ishigami ha vinto la quinta edizione del BSI Swiss Architectural Award, imponendosi tra 28 candidati provenienti da 17 paesi.

Il premio da 100.000 franchi sarà consegnato al vincitore il prossimo 22 settembre 2016 all'Accademia di architettura di Mendrisio, Università della Svizzera italiana. 

La cerimonia inaugurerà l'esposizione dei lavori presentati dai candidati, che resterà aperta fino al 23 ottobre.

Il BSI Swiss Architectural Award, giunto quest'anno alla quinta edizione, celebra i suoi primi 10 anni: un traguardo importante per uno dei premi più ingenti e prestigiosi al mondo e che si avvale di un comitato di advisor composto da architetti e critici di rinomanza internazionale.


Lugano, 30 giugno 2016 - È Junya Ishigami (Giappone) il vincitore della quinta edizione del BSI Swiss Architectural Award: premio internazionale di architettura promosso da BSI Architectural Foundation, con il patrocinio dell'Accademia di architettura di Mendrisio - Università della Svizzera italiana e in collaborazione con l'Archivio del Moderno di Mendrisio. 
Il premio, che ammonta a 100.000 franchi, sarà consegnato al vincitore il prossimo 22 settembre 2016 all'Accademia di architettura di Mendrisio (Svizzera), nel corso di una cerimonia che segnerà anche l'apertura dell'esposizione dei lavori presentati dai candidati.

Il vincitore dell'edizione 2016, Junya Ishigami, è stato selezionato tra 28 candidati provenienti da 17 paesi.
La Giuria ha attribuito all'unanimità il premio BSI Swiss Architectural Award 2016 a Junya Ishigami per il Kanagawa Institute of Technology Workshop (Kanagawa, Giappone, 2004-2008), per l'intervento nel Padiglione giapponese alla XI Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia (2008) e per la "Casa con piante" costruita nei sobborghi di Tokyo per una coppia di giovani sposi (2010-2012).
Secondo le motivazioni della  Giuria, "gli edifici di Junya Ishigami creano spazi di grande bellezza e serenità, che s'impongono con una forza iconica inusuale", offrendo al contempo risposte concrete a precise esigenze funzionali. 
Le tre opere presentate da Junya Ishigami sono caratterizzate, in particolare, "da una ricerca strutturale innovativa ma senza inutili eroismi, che conduce ad un'architettura di delicata raffinatezza" e da "un rapporto fecondo con l'elemento vegetale, interpretato e declinato in modi sempre diversi": dall'edificio come metafora di una foresta, nel caso del Kanagawa Institute of Technology Workshop, alla completa integrazione della vegetazione nella "Casa con piante".

La giuria della quinta edizione è stata presieduta da Mario Botta (Svizzera) e composta da Jean-Louis Cohen (Francia), Marc Collomb (Svizzera - direttore dell'Accademia di architettura di Mendrisio), Bruno Reichlin (Svizzera) e José María Sánchez García (Spagna).
I candidati all'edizione 2016 del BSI Swiss Architectural Award sono stati nominati da un comitato di advisor composto da Solano Benitez (Paraguay), Ole Bouman (Olanda), Gonçalo Byrne (Portogallo), Luis Fernandez Galiano (Spagna), Sean Godsell (Australia), Bijoy Jain (India), Diébédo Francis Kéré (Burkina Faso / Germania), Shelley McNamara (Irlanda), Valerio Olgiati (Svizzera), Smiljan Radić (Cile), Li Xiaodong (Cina) e i premi Pritzker Toyo Ito (Giappone) e Paulo Mendes da Rocha (Brasile). 

I candidati all'edizione 2016 del BSI Swiss Architectural Award sono: Andrade Morettin Arquitetos Associados (Brasile), Alejandro Aravena / Elemental (Cile), Arquitecturia (Spagna), Eduardo Castillo (Cile), Kashef Mahboob Chowdhury / Urbana (Bangladesh), Santiago Cirugeda / Recetas Urbanas (Spagna), DRDH Architects (UK), Sou Fujimoto (Giappone), HARQUITECTES (Spagna), Go Hasegawa (Giappone), Grainne Hassett / Hassett Ducatez Architects (Irlanda), Anna Heringer (Germania), Anne Holtrop (Olanda), Hua Li / TAO, Trace Architecture Office (Cina), Jun Igarashi (Giappone), Sebastian Irarrázaval (Cile), Junya Ishigami (Giappone), Alexia León (Perù), Inês Lobo (Portogallo), Made in (Svizzera), Mokena Makeka / Makeka Design Lab (Sud Africa), O-office Architects (Cina), Oualalou + Choi (Francia), Pezo von Ellrichshausen (Cile), Productora (Messico), Sami Arquitectos (Portogallo), Vo Trong Nghia (Vietnam), Zecc Architects (Olanda). 

Nel sito www.bsi-swissarchitecturalaward.ch/it sarà possibile reperire tutte le informazioni per l'edizione in corso e le precedenti.


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